GAIA CARBONI (COALS)

Gaia Coals (1995) ha studiato Scultura allAccademia di Belle Arti di Brera e ha frequentato un MA alla Royal Academy of Fine Arts di Anversa, laureandosi nel 2020 con un progetto di arte pubblica in collaborazione con lassociazione BRDG. La sua ricerca artistica approfondisce ciò che trasforma uno spazio in luogo, indagando la memoria e il senso dellabitare attraverso lascolto e il suono come strumenti di relazione.

Ha preso parte a diverse residenze tra cui: ViadellaFucina16 (2018), VIR Viafarini-in- residence (2021) e Vagare ai margini presso co_atto (2021). Nel 2020 ha ottenuto il Prijs In Situ 2020 alla Royal Academy of Fine Arts. Il suo lavoro è stato esposto in diverse mostre collettive sia in Belgio che in Italia: Vuoto Apparente (2021), Sinestesie condivise (2020), Out and About (2020), Billboard project – quarantine edition (2020), Noorderlicht Parade (2018).

REPARATIVE JUSTICE

Il comprensorio IFIM è un’entità in transizione: da cava di ghiaia a sito di produzione di energie rinnovabili, da spazio industriale privato a parco pubblico, da generatore di capitale privato a bene a disposizione della collettività.
Per raccontare lidentità in divenire del contesto ho scelto un elemento dellimpianto industriale dismesso. Il terrapieno su cui siamo chiamati a installare le opere è infatti una collina di riporto a metà tra gli edifici dismessi e il nuovo campo fotovoltaico, nella quale è ancora incastonata una tramoggia in metallo. Questa diventa il segno della storia su cui costruire la narrazione, lelemento che veicola il racconto del territorio, la traccia ritrovata che innesca la riflessione.

Memoria e testimone di un passato industriale connotato da modalità di azione e sfruttamento delle risorse definiti, essa costituisce la base di un atto di rievocazione. Il cilindro in metallo contenete la ghiaia del Torre, attivato nella sua rotazione dall’energia solare coincide con l’antico punto di caduta. Linstallazione riporta in vita il suono di una ordinarietà terminata e restituisce in un movimento tutta la genesi dellidentità del luogo.

Quasi fosse un atto di giustizia riparativa, lintervento ha carattere evocativo, funzionale allaccompagnamento del pubblico alla contemplazione e allosservazione del contesto nella sua complessità e si propone nelle intenzioni di risignificare la presenza della tramoggia, da elemento di archeologia industriale a oggetto capace di inaugurare nuove e buone pratiche.

OPERA PRESENTATA: REPARATIVE JUSTICE